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Calcolo del massimale

La maggior parte degli allenamenti utilizzano come parametro per decidere il peso da sollevare, il proprio massimale.

Il massimale è il peso massimo sollevabile per un determinato esercizio (es. massimale in panca piana = XX kg).

Una volta trovato il proprio massimale possiamo iniziare la nostra programmazione, esempio: fare 10 ripetizioni con un carico pari all’80% del proprio massimale.

Inoltre conoscere il nostro massimale ci permette di valutare nel tempo i miglioramenti e di focalizzare l’allenamento sui muscoli carenti, cioè che hanno avuto un miglioramento di forza inferiore.

Per poter determinare il massimale ci sono diversi metodi:

1. diretto

2. indiretto

Nel metodo diretto si ricerca per tentativi progressivi del carico massimo che si riesce a sollevare una sola volta.

E’ un metodo poco utilizzato in quanto il rischio di infortuni è alto ed è dispendioso a livello di tempo.

Ad oggi, in palestra, si usa nella maggior parte dei casi il metodo indiretto.

In questo caso si utilizza un carico submassimale e si eseguono il numero massimo di ripetizioni e poi, tramite formule, si calcola il massimale teorico.

Ci sono diverse equazioni utilizzabili, quelle maggiormente utilizzate sono:

  1. l’equazione di Brzycky
  2. l’equazione di Epley

1. L’equazione di Brzycky  prevede: carico massimale teorico = carico sollevato / 1,0278 – (0,0278 x N° ripetizioni effettuate)

2. L’equazione di Epley si differenzia in quanto il massimale lo si trova tramite l’equazione:

 % 1RM = 1 / 1 + (0,0333 x ripetizioni effettuate)

Indipendentemente dalla scelta dell’equazione (i risultati sono diversi) nel tempo dovremo riprovare i nostri massimali, mediamente i trainer consigliano ogni 2 mesi di allenamento, in modo da impostare correttamente i nostri carichi.

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