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La mobilità articolare, detta anche flessbilità,”è la capacità di un soggetto di muovere una o più articolazioni con la massima escursione articolare possibile, senza alcun limite e senza dolore”.

Quando ci alleniamo con i pesi è necessario cercare di migliorare ( o mantenere) anche la mobilità articolare, questo ci permette di economizzare i gesti, di prevenire infortuni e indirettamente migliorare la forza ed in generale la performance sportiva.

Sono diversi i fattori che influenzano la flessibilità:

1. struttura anatomica dell’articolazione

2. sesso, età, temperatura corporea e temperatura atmosferica.

Ad esempio in buon riscaldamento aumenterà, anche in modo considerevole, la nostra mobilità.

La flessibilità ha delle sotto classificazioni:

1. dinamica: è la capacità di svolgere movimenti dinamici dei muscoli

2. statica: capacità di raggiungere e mantenere la posizione sfruttando il massimo ROM di movimento.

3. attiva: dovuta all’azione dei muscoli agonisti e alla inibizione dei muscoli antagonisti

Un concetto fondamentale per valutare il grado di mobilità è il ROM ARTICOLARE.

Quest’ultimo indica i gradi di libertà permessi da una specifica articolazione.

La mobilità può essere migliorata grazie all’allenamento, in particolare grazie alla combinazione di esercizi attivi (dinamici) e passivi.

Un aspetto importante è in relazione all’età.

Si è potuto osservare che se miglioriamo in età adolescenziali tali miglioramenti permangono per il resto della vita.

Di contro, a livello fisiologico, l’invecchiamento, riduce notevolmente la nostra mobilità.

In particolar modo tali effetti sono evidenti sul tessuto connettivo, sullo stato di idratazione e sulla sostituzione di fibre muscolari con fibre meno elastiche.

Suggeriamo quindi, al di là dall’età, di fare allenamenti specifici che puntino a migliorare la mobilità, ciò riduce notevolmente il rischio di infortuni.

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